ANALOGIE: I quaderno

per violoncello solo

Ogni cosa ci suggerisce qualcosa, fa appello alla nostra capacita' di ricordare, di riannodare i fili di un discorso apparentemente smarrito. In particolare gli strumenti musicali serbano memoria delle intelligenze e delle mani che li hanno concepiti e realizzati; sono oggetti particolari e preziosi, frutto dell'intuizione, dello studio e del lavoro di generazioni di musicisti; attraverso i loro corpi vibranti il pensare e il sentire si trasformano in suono. Le loro forme non sono solo il prodotto di un lungo processo di affinamento, ma frutto anche di una profonda necessita' espressiva. Comporre significa anche lasciarsi guidare dagli strumenti musicali stessi, ricordare attraverso di loro, essere con loro partecipi di quell'ininterrotto flusso che e' la trasformazione del linguaggio; scoprire dunque che ogni suono ha una radice, un passato, una memoria. Nel ciclo di composizioni intitolato Analogie i gesti musicali prendono forma attingendo a gesti e suoni radicati nella memoria stessa degli strumenti musicali e l'uso dell'amplificazione e' un mezzo attraverso il quale conoscere piu' in profondita' la materia, l'essenza della quale sono fatti. [P.A.]






GENERE

strumento solista

DATA COMPOSIZIONE

2004

ORGANICO

per violoncello solista

DURATA

11' circa

MATERIALI

parte

EDIZIONE

proprieta' dell'autore

PRIMA ESECUZIONE

2004 - Accademia Filarmonica di Bologna

INTERPRETI

Francesco Dillon